Scopri un Oasi segreta in città
A Bologna nel Quartiere Navile, all'interno del contesto urbanizzato di Corticella, si trova un'area verde che, grazie alla determinazione di cittadini corticellesi, è stata salvata dalla cementificazione ed è diventata un'importante oasi naturalistica. E' ciò che rimane dell' ex Stazione Provinciale di Avicoltura, fondata nel 1931 da Alessandro Ghigi Magnifico Rettore dell'Università di Bologna, che successivamente prese il nome di Centro Avicolo.
In questo centro, d'importanza internazionali, venivano effettuati studi e sperimentazioni scientifiche sulle diverse razze avicole, sugli animali da cortile, sulla fauna selvatica e sugli anfibi. Fu Ghigi, nella prima metà 1900 a selezionare il " Tacchino Lilla di Corticella". Aveva qui la sua sede l'istituto di Apicoltura.
Dopo la graduale dismissione delle attività agricole, negli anni '90 la proprietà dell'area passa ad un costruttore che presenta un progetto per edificare diversi palazzi. Era prevista la demolizione delle strutture avicole, la copertura del grande macero, e l'abbattimento delle alberature secolari.
Alcuni cittadini si attivarono per cercare di salvare l'area dal cemento e proporre il suo utilizzo per scopi didattici e naturalistici. Dopo mesi di ricerche assemblee pubbliche e pressioni sulle amministrazioni locali, si riesce ad ottenere il Vincolo di Tutela della Sopraintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici che pone le basi per la definitiva salvaguardia dell'area.
L'area viene acquisita dal Comune di Bologna, destinata a verde e data in gestione, con convenzione all'Associazione di volontariato Oasi dei Saperi.
Il progetto dell'associazione punta al recupero dell'area negli aspetti naturalistici e storici mantenendo la biodiversità creata negli anni valorizzando le strutture rimaste nell'impianto avicolo. Il tutto per creare un laboratorio ambientale e storico fruibile in primo luogo dalle scolaresche e dalla cittadinanza.
In questo centro, d'importanza internazionali, venivano effettuati studi e sperimentazioni scientifiche sulle diverse razze avicole, sugli animali da cortile, sulla fauna selvatica e sugli anfibi. Fu Ghigi, nella prima metà 1900 a selezionare il " Tacchino Lilla di Corticella". Aveva qui la sua sede l'istituto di Apicoltura.
Dopo la graduale dismissione delle attività agricole, negli anni '90 la proprietà dell'area passa ad un costruttore che presenta un progetto per edificare diversi palazzi. Era prevista la demolizione delle strutture avicole, la copertura del grande macero, e l'abbattimento delle alberature secolari.
Alcuni cittadini si attivarono per cercare di salvare l'area dal cemento e proporre il suo utilizzo per scopi didattici e naturalistici. Dopo mesi di ricerche assemblee pubbliche e pressioni sulle amministrazioni locali, si riesce ad ottenere il Vincolo di Tutela della Sopraintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici che pone le basi per la definitiva salvaguardia dell'area.
L'area viene acquisita dal Comune di Bologna, destinata a verde e data in gestione, con convenzione all'Associazione di volontariato Oasi dei Saperi.
Il progetto dell'associazione punta al recupero dell'area negli aspetti naturalistici e storici mantenendo la biodiversità creata negli anni valorizzando le strutture rimaste nell'impianto avicolo. Il tutto per creare un laboratorio ambientale e storico fruibile in primo luogo dalle scolaresche e dalla cittadinanza.
AREE DI PARTICOLARE INTERESSE
AREA A LIBERA EVOLUZIONE E AREA DEL GELSETO
In quest'area non vengono effettuati sfalci e potature sistematiche ma interventi conservativi e di tutela della sicurezza per consentire la crescita spontanea della flora che crea un'area di rifugio e nidificazione per la fauna, composta da varie specie di uccelli, ricci, ghiri e scoiattoli.
In quest'area non vengono effettuati sfalci e potature sistematiche ma interventi conservativi e di tutela della sicurezza per consentire la crescita spontanea della flora che crea un'area di rifugio e nidificazione per la fauna, composta da varie specie di uccelli, ricci, ghiri e scoiattoli.
AREA DEL MACERO
Esistente già dal XVII secolo, grazie alle sponde ricche di vegetazione e alberature di alto fusto, funge da rifugio e zona di nidificazione per varie specie di volatili. Ospita diversi anfibi tra cui il Rospo Smeraldino, e si può osservare la nidificazione del Germano Reale.
Esistente già dal XVII secolo, grazie alle sponde ricche di vegetazione e alberature di alto fusto, funge da rifugio e zona di nidificazione per varie specie di volatili. Ospita diversi anfibi tra cui il Rospo Smeraldino, e si può osservare la nidificazione del Germano Reale.
AREA DELL'ORTO BOTANICO E DEL VIGNETO
L' orto botanico, con le sue piante officinali, è visitabile dalla primavera alla fine di settembre. E' possibile osservare le caratteristiche identificative delle varie famiglie e scoprire gli effetti terapeutici delle piante officinali mediante la consultazione di schede informative a disposizione dei visitatori. Il vignet, sul quale vengono praticate tre diveri tipi di potatura (cordone speronato, capovolto, sylvoz) è composto da otto filari di uva bianca di montuni e trebbiano. In settembre si tiene la festa della vendemmia aperta al pubblico, con la possibilità per i bambini di partecipare anche alla pigiatura. Mentre in Aprile si tiene la festa dell'imbottigliamento. |
AULE DIDATTICHE TEMATICHE
AULA LABORATORIO DI APICOLTURA
Unica nel suo genere, da dietro una grande vetrata si possono osservare le arnie collocate all'esterno e la vita e i ritmi delle api, considerate importanti sia come insetti sociali che come indicatori biologici dell'ecosistema. All'interno un laboratorio con alcuni strumenti utilizzati per l'allevamento delle api e la lavorazione dei loro prodotti: telaietti, smielatori, deceratrici ecc; alle pareti oltre a poster e materiali didattici è allestita una mostra fotografica permanente. A giugno si tiene la festa del miele aperta al pubblico.
Unica nel suo genere, da dietro una grande vetrata si possono osservare le arnie collocate all'esterno e la vita e i ritmi delle api, considerate importanti sia come insetti sociali che come indicatori biologici dell'ecosistema. All'interno un laboratorio con alcuni strumenti utilizzati per l'allevamento delle api e la lavorazione dei loro prodotti: telaietti, smielatori, deceratrici ecc; alle pareti oltre a poster e materiali didattici è allestita una mostra fotografica permanente. A giugno si tiene la festa del miele aperta al pubblico.
AULA LABORATORIO CANAPA-MACERO
Viene utilizzata per mostrare il processo di lavorazione e la filatura della canapa. Sono presenti attrezzature come il filarino, l'arcolaio, il telaio, il pettine ecc. E' possibile effettuare osservazioni scientifiche riguardo il macero: tramite microscopi stereo si possono osservare i girini e le larve di insetti presenti nell'acqua. L'aula è riscaldata ed è dotata di uno schermo per proiezioni.
Viene utilizzata per mostrare il processo di lavorazione e la filatura della canapa. Sono presenti attrezzature come il filarino, l'arcolaio, il telaio, il pettine ecc. E' possibile effettuare osservazioni scientifiche riguardo il macero: tramite microscopi stereo si possono osservare i girini e le larve di insetti presenti nell'acqua. L'aula è riscaldata ed è dotata di uno schermo per proiezioni.
AULA LABORATORIO STORICA
In quest'aula sono previsti materiali didattici, documentazione relativa a flora e fauna, materiali raccolti nell'area per osservazioni scientifiche, poter alle pareti raffiguranti piante e animali, cancelleria, lenti di ingrandimento, nidi e mangiatoie costruiti dai i nostri soci. Ospita una mostra foto comparativa che condente ai visitatori di paragonare l'area attuale con quella che in passato costituiva il Centro Avicolo. Si possono osservare, in una sezione dedicata, oggetti sequestrati dalla Polizia Provinciale utilizzati per la caccia di frodo. L'aula è dotata di uno schermo per proiezioni e ora è riscaldata nei periodi invernali.
In quest'aula sono previsti materiali didattici, documentazione relativa a flora e fauna, materiali raccolti nell'area per osservazioni scientifiche, poter alle pareti raffiguranti piante e animali, cancelleria, lenti di ingrandimento, nidi e mangiatoie costruiti dai i nostri soci. Ospita una mostra foto comparativa che condente ai visitatori di paragonare l'area attuale con quella che in passato costituiva il Centro Avicolo. Si possono osservare, in una sezione dedicata, oggetti sequestrati dalla Polizia Provinciale utilizzati per la caccia di frodo. L'aula è dotata di uno schermo per proiezioni e ora è riscaldata nei periodi invernali.
AULA LABORATORIO CANTINA
Sono presenti le attrezzature utilizzate per realizzare il percorso del Vino. Grazie agli otto filari di vite presenti nell'area tutti gli anni a settembre viene organizzata per il pubblico la festa della Vendemmia dove si propone il percorso tradizionale per fare il Vino. Durante l'evento i bambini possono pigiare l'uva a piedi nudi. Ad Aprile si conclude il ciclo con la festa dell'Imbottigliamento.
Sono presenti le attrezzature utilizzate per realizzare il percorso del Vino. Grazie agli otto filari di vite presenti nell'area tutti gli anni a settembre viene organizzata per il pubblico la festa della Vendemmia dove si propone il percorso tradizionale per fare il Vino. Durante l'evento i bambini possono pigiare l'uva a piedi nudi. Ad Aprile si conclude il ciclo con la festa dell'Imbottigliamento.